Allergie da punture di vespe, api e calabroni: come riconoscerle e affrontarle
Con l’arrivo della primavera/estate e il rigoglio di colori e profumi della natura in fiore, i nostri cani e gatti possono trovarsi di fronte a un pericolo rappresentato dagli insetti volanti come vespe, api e calabroni. Le loro punture, oltre a provocare un forte dolore nella zona interessata, possono anche scatenare pericolose reazioni allergiche generalizzate che è importante conoscere per affrontarle in modo efficace.
Il veleno rilasciato da queste punture contiene una serie di sostanze responsabili delle manifestazioni allergiche che si manifestano immediatamente dopo la puntura in individui precedentemente sensibilizzati all’insetto. La reazione si sviluppa entro pochi secondi o minuti dalla puntura e può includere dolore, gonfiore e arrossamento nella zona, ma anche una reazione generalizzata che, talvolta, può essere fatale e coinvolgere tutto l’organismo. I sintomi possono comprendere:
- Dolore e gonfiore localizzato
- Orticaria cutanea pruriginosa, gonfiore degli occhi e lacrimazione
- Dolore addominale, salivazione, nausea, vomito e diarrea
- Difficoltà respiratorie fino all’arresto respiratorio
- Mucose pallide o bluastre
- Debolezza, disorientamento e perdita di coscienza
- Alterazione del battito cardiaco fino all’arresto cardiaco
La reazione generalizzata su base allergica non dipende dalla quantità di veleno iniettato; una minima dose è sufficiente per scatenare una forte reazione negli individui precedentemente sensibilizzati. Esiste anche la possibilità di una reazione generalizzata non allergica, che dipende invece dalla quantità di veleno iniettato, ad esempio quando un animale viene attaccato da uno sciame di insetti e viene punto ripetutamente. In questi casi, la quantità di veleno iniettato è elevata e risulta altrettanto pericolosa.
Come trattare una reazione allergica
Nei casi meno gravi, come dolore o gonfiore localizzato, o una lieve reazione allergica come prurito, vomito o lieve difficoltà respiratoria, si possono utilizzare antistaminici e cortisonici per ridurre gli effetti delle sostanze rilasciate dal sistema immunitario in risposta all’allergene. È importante che il proprietario, previa istruzione veterinaria, intervenga prontamente per alleviare i sintomi e rallentare lo sviluppo di sintomi più gravi in attesa dell’intervento del veterinario.
Per reazioni allergiche più imponenti e gravi con rischio di morte, è necessaria una terapia immediata da eseguire in una struttura veterinaria specializzata. Questo trattamento prevede fra l’altro l’uso di adrenalina somministrata per via endovenosa o intramuscolare. L’adrenalina aiuta a migliorare la pressione sanguigna, la perfusione degli organi vitali e ha un effetto broncodilatatore. Potrebbe essere necessario somministrare anche liquidi endovenosi, ossigeno, broncodilatatori, antistaminici e cortisonici. Sarà fondamentale monitorare i parametri vitali e quelli del sangue. I pazienti dovranno rimanere sotto osservazione ospedaliera fino al completo miglioramento delle condizioni.
Come prepararsi per la stagione estiva
Se si prevede di trascorrere del tempo in ambienti dove si può incontrare vespe, api e calabroni, è importante prepararsi in anticipo e consultare il proprio veterinario per avere a disposizione un kit di pronto soccorso contenente ghiaccio istantaneo, antistaminici e cortisonici ad azione rapida. È inoltre consigliabile avere a portata di mano il contatto di una struttura di pronto soccorso veterinaria nella zona in cui si sceglie di trascorrere le vacanze o fare un’escursione, annotando il numero sul proprio cellulare. In caso di emergenza, ciò permetterà di risparmiare prezioso tempo nel caso in cui un intervento urgente dovesse diventare necessario.