Patologie dentali nel gatto e la loro prevenzione
Il gatto possiede 4 canini che hanno la funzione di trattenere e strappare il cibo o la preda come fossero una forchetta per intenderci, 12 incisivi che oltre a consentirgli di spolpare finemente le ossa degli animaletti catturati sono anche i denti utilizzati nella cura personale per la pulizia o il grattamento. L’armamentario dentale del gatto si conclude con 10 premolari di cui 6 superiori, e 4 molari che nel loro insieme hanno la funzione dilaniante cioè di tagliare e lacerare le carni. Le arcate dentali del gatto, superiore ed inferiore, sono qui sotto schematizzate.
Le affezioni a carico di denti e delle gengive sono molto frequenti nel gatto tanto è vero che interessano il 70% dei gatti già a partire dal terzo anno d’età. Le patologie dentali e gengivali arrecano spesso dolore, talvolta molto forte che influisce quindi negativamente sulla qualità della vita dei soggetti colpiti che spesso smettono totalmente di alimentarsi. L’ispezione della bocca e la cura dell’igiene dentale sono alla portata di ogni proprietario e costituiscono strumenti fondamentali per il mantenimento della salute del gatto nel suo complesso. Al controllo della bocca provvede anche il Veterinario curante durante le visite di routine.
Patologie dentali comuni nel gatto
Le patologie dentali più comuni nel gatto includono malattie gengivali o della mucosa buccale nella sua interezza, riassorbimento dello smalto dentale (FORL link per cui rimandiamo all’articolo dedicato), l’accumulo di tartaro. Esistono anche lesioni “cariose” dello smalto dentale, non riferibili alla FORL che era denominata carie del colletto dentale, che tuttavia non sono particolarmente frequenti in questa specie.
1. Le malattie gengivali o della mucosa orale riconoscono varie cause fra cui forse la più frequente è l’accumulo di tartaro, ma spesso sono espressione di malattie infettive come Leucosi ed Immunodeficienza felina, per cui vanno effettuati test specifici. Alla base di questo grave problema pare ci siano disordini del sistema immunitario quindi queste patologie sono state trattate a lungo con cortisonici . Arrecano molto dolore e causano sanguinamenti anche copiosi, il gatto fatica ad alimentarsi e tutto ciò esita in uno scadimento delle sue condizioni generali. A causa del dolore l’animale può diventare schivo o intrattabile.
2. Il riassorbimento (FORL) è una patologia dolorosa e progressiva in cui lo smalto dentale viene eroso alla base del dente, vicino alla gengiva e spesso scoprendo la camera pulpare per cui il nervo viene esposto. Questo può portare a una grande varietà di sintomi, tra cui spicca il dolore che crea notevoli difficoltà ad alimentarsi. La patologia può esitare nella perdita dei denti. La causa di questa malattia non è ancora del tutto chiara, ma si crede possa essere correlata alla dieta, allo stress a fattori genetici o a disordini immunitari.
3. L’accumulo di tartaro è un problema molto comune nei gatti e può portare a infiammazione delle gengive, alitosi e malattie dentali più gravi. E’ tanto più grave e frequente tanto minore è la cura prestata all’igiene orale dell’animale. Il tartaro si forma in seguito alla calcificazione e quindi all’indurimento della placca batterica sui denti del gatto e. mentre la placca può essere rimossa agevolmente grazie all’azione meccanica di un buon spazzolino, il tartaro viene rimosso solo con una profonda pulizia dentale professionale.
4. Le carie nei gatti sono relativamente rare rispetto ai cani e agli esseri umani, ma possono comunque verificarsi. Sono causate dalla interazione fra batteri presenti nella bocca e zuccheri contenuti negli alimenti che si accumulano sui denti del gatto. Si crea un ambiente acido che erode lo smalto del dente. Le carie possono portare a infezioni che spesso esitano nella perdita dei denti.
Segni che il gatto ha dolore dentale-gengivale-buccale
I gatti, come già sappiamo, sono delle piccole macchine da guerra, noi poi, non siamo spesso capaci di interpretare le loro manifestazioni di dolore in generale, che loro esternano spesso quando ormai è insopportabile. Bisogna perciò prestare attenzione a segnali che, se pur poco appariscenti, ci fanno capire che il nostro gatto ha male alla bocca.
1. Difficoltà nell’alimentarsi: questo è il sintomo più facimente verificabile per chiunque. Se il tuo gatto si avvicina con fare interessato alla ciotola ma poi si blocca di colpo ed evita di mangiare o mangia solo un po’, o si limita a leccare le salse del suo cibo umido, ciò potrebbe significare che ha problemi dentali che gli causano dolore durante la masticazione. A lungo andare il gatto può associare la ciotola ed il cibo alla sensazione di dolore e quindi potrebbe manifestare un appetito capriccioso fino a rifiutare completamente il cibo. In casi meno gravi il gatto potrebbe limitarsi a leccare il cibo, rifiutare i croccantini e dare la preferenza ai cibi umidi oppure avere atteggiamenti strani come inclinare la testa e masticare stentatamente da un solo lato della bocca, quello meno dolente.
2. Perdita progressiva di peso
3. Salivazione eccessiva: se il tuo gatto presenta un’eccessiva salivazione, anche lontano dai pasti, potrebbe indicare un problema dentale o gengivale.
4. Alitosi pronunciata: se il tuo gatto emana un forte odore dalla bocca, potrebbe avere un’infiammazione gengivale, un’infezione o un eccessivo accumulo di tartaro.
5. Sanguinamento gengivale: se noti una salivazione striata di sangue oppure segni di sanguinamento nella ciotola o sui cibi, il gatto potrebbe avere un’infiammazione gengivale o un’infezione.
6. Cambiamenti comportamentali: a causa del dolore il tuo gatto potrebbe diventare meno socievole o meno attivo del suo solito o manifestare comportamento aggressivo irascibile per protezione.
Quali denti sono più esposti a patologie nel gatto
I molari, i canini e i premolari sono, nel gatto, i denti più frequentemente interessati da processi patologici. I molari sono particolarmente esposti perché adiacenti allo sbocco delle ghiandole salivari secreto ricco in sali di calcio, e quindi più suscettibili alla formazione di tartaro mentre i canini sono spesso sottoposti a maggiori sollecitazioni meccaniche che possono causare patologie come fratture. Molari canini e premolari sono particolarmente suscettibili all’accumulo di tartaro ed alla malattia parodontale, condizione in cui il tessuto gengivale e osseo che alloggiano il dente vengono danneggiati.
Diversa frequenza di patologie dentali fra gatto selvatico e casalingo.
I gatti selvatici e i gatti domestici hanno differenze significative nella loro dieta e nello stile di vita, il che comporta una differente frequenza di insorgenza delle patologie dentali.
I gatti selvatici, che si nutrono principalmente di prede come topi, conigli, uccelli e insetti, tendono ad avere una dieta più appropriata rispetto ai gatti domestici, che vengono alimentati con cibi commerciali, spesso ad alto contenuto in zuccheri ( carboidrati, glucidi ). I gatti selvatici hanno maggiori opportunità di pulire i loro denti in modo efficace masticando e strappando la carne delle loro prede e “sgranocchiando” le loro ossicine (non pensate che le patologie di cui vi stiamo raccontando si risolvano dando ossa al gatto) A differenza della carne delle prede i mangimi industriali non hanno alcuna azione detersiva meccanica sul dente sia nelle versione secca che umida, salvo i mangimi formulati specificatamente a tale scopo: le crocchette, infatti, si sbriciolano non appena il dente vi affonda mentre i bocconcini appaiono come pezzetti di carne ma in realtà non sono altro che farina o miscela di farine compattate da estrusori simili a quelli con cui facciamo i passatelli. Entrambe le formulazioni lasciano in bocca una quantità eccessiva di residui che favoriscono la rigogliosa crescita di una flora microbica in cui possono abbondare germi patogeni.
In generale, quindi, i gatti domestici per stile e condizioni di vita cui va aggiunta anche la maggiore longevità, sono più suscettibili di manifestare patologie dentali rispetto ai loro cugini selvatici.
I due filmati a seguire mostrano chiaramente la diversa meccanica della masticazione a seconda del tipo di pasto che viene offerto al gatto:
1. Masticazione di un pezzo di carne:
https://www.youtube.com/watch?v=jAmz1gEAJVY
2. Leccamento di un pasto industriale:
https://www.youtube.com/watch?v=aerV8EhGuio
Cura e prevenzione delle patologie dentali nei gatti
La migliore cura per le patologie dentali nei gatti è la prevenzione. Una corretta igiene orale può aiutare a prevenire la maggior parte delle patologie dentali. Inoltre, una dieta equilibrata e una corretta alimentazione possono aiutare a mantenere i denti e le gengive del vostro gatto in buona salute.
Igiene orale
Una corretta igiene orale per il tuo gatto dovrebbe includere la pulizia dei denti . Il modo più efficiente per attuare una buona igiene orale è quella di utilizzare un dentifricio per uso veterinario ed uno spazzolino da denti per i gatti, sostituibile con cuscinetti in micro fibra . Purtroppo molti gatti, specialmente quelli che non sono stati abituati da piccoli a farsi pulire i denti, possono mostrarsi restii o addirittura rifiutarsi completamente di collaborare anche in modo piuttosto violento.. In questi casi, è possibile ripiegare parzialmente sull’uso di collutori medicati per uso veterinario ( es. Stomodine, Restomyl gel ), additivi liquidi da aggiungere all’acqua di abbeverata ( cercate su Amazon “addittivi acqua gatto”) e stick dentali medicati formulati appositamente per questa specifica funzione ( es. Virbac Veggiedent). E’ importante sottolineare che tutti i mezzi esposti sono utili ausili di prevenzione per mantenere in salute una bocca sana ma sono totalmente inutili se vi è già in atto un processo patologico che richiede un trattamento terapeutico medico e/o chirurgico specifico.
Una dieta equilibrata
Un’alimentazione corretta e bilanciata è importante per la salute dentale del tuo gatto. Una dieta troppo ricca di carboidrati e zuccheri può aumentare il rischio di formazione di placca batterica. È importante scegliere cibi di alta qualità, a base di vera carne di consistenza solida, che contengano ingredienti e nutrienti essenziali per la salute dentale e generale del gatto. La consistenza dell’alimento , come esposto precedentemente, è un fattore basilare se si vuole ottenere una azione detergente sulla superficie dentale e minimo residuo buccale a fine pasto. La maggior parte delle diete commerciali, sotto forma di crocchette secche o bocconcini umidi non sono specificatamente formulate per ottenere questo scopo e spesso contribuiscono negativamente sulla salute di denti e gengive.
Visite veterinarie regolari
Le visite veterinarie regolari sono essenziali per la prevenzione delle patologie dentali nei gatti. L’ispezione approfondita, gatto consentendo, della bocca e dei denti rientra nel protocollo delle visite veterinarie di routine e permette di valutare a grandi linee lo stato di salute orale del gatto. Qualora si avverta e la necessità di approfondire l’indagine con una ispezione minuziosa, per esempio per evidenziare lesioni presenti sotto l’orletto delle gengive, la si potrà programmare di seguito, sotto sedazione.
Quando si rende necessaria l’estrazione dei denti nel gatto
Molte patologie possono richiedere l’estrazione dei denti di un gatto.
1. Malattia parodontale: la malattia parodontale è una condizione in cui il tessuto gengivale ed osseo che sostiene i denti diventa infiammato friabile e danneggiato. Si tratta di una patologia molto comune nei gatti che può causare dolore ed infezione tale da richiedere l’estrazione dei denti colpiti.
2. Carie: anche i gatti, seppure con minore frequenza dei cani, possono sviluppare alterazioni a carico dello smalto dentale, specialmente se alimentati con cibi formulati con carboidrati in eccesso. La flora batterica buccale fermenta gli zuccheri e produce degli acidi che alterano la struttura superficiale dei denti. Le alterazioni che ne derivano possono causare dolore ed infezione tali da rendere necessaria l’estrazione dei denti interessati.
3. Trauma o fratture dentali: un trauma o una frattura ai denti possono causare dolore e infezione . Potrebbe quindi diventare essere necessaria l’estrazione del dente interessato.
4. Lesioni da riassorbimento (FORL): esitano sempre nella necessità di estrarre gli elementi dentali colpiti o addirittura di tutti i denti in unica soluzione visto che la patologia è progressiva, e dato che al momento al momento non vi sono altre vie per curare la patologia. L’estrazione di tutti i denti è necessaria anche in corso di patologie gengivali buccali di altra natura anche se si stanno sperimentando terapie alternative che contengano dolore ed infiammazione.
5. Neoplasie: le neoplasie orali possono richiedere l’estrazione dei denti adiacenti al tumore per consentirne una più agevole rimozione chirurgica.
6. Malformazioni congenite: alcune malformazioni congenite possono causare problemi dentali che richiedono l’estrazione dei denti.
Qualsiasi sia la causa per cui si renda necessaria l’estrazione del o dei denti, questa viene eseguita con l’animale posto in anestesia generale. Il recupero dell’animale a seguito dell’intervento di estrazione avviene in modo abbastanza agevole con un pronto ritorno a condizioni di vita ottime.
Come viene eseguita l’estrazione dentale nel gatto
L’estrazione dei denti nel gatto può essere eseguita per vari motivi, come ad esempio per trattare una grave malattia parodontale, una lesione o un’infezione dentale. In linea di massima, l’estrazione dei denti nel gatto viene eseguita in anestesia generale per garantire il comfort e la sicurezza del gatto durante l’intervento.
Si esegue inizialmente un’attenta valutazione di tutti gli elementi dentali, utilizzando una serie di esami e test, tra cui radiografie dentarie, per valutare l’esatto stato di salute dei denti e delle gengive. In base alla gravità del problema, può rendersi necessaria l’estrazione di uno o più denti.
Durante l’intervento, si utilizzano strumenti speciali ( frese, leve, pinze) per allentare e rimuovere il dente dalla sua presa nella mascella o nella mandibola. Dopo l’estrazione, si procede a suturare la gengiva per ridurre al minimo il sanguinamento e favorire una guarigione più rapida.La difficoltà nell’estrazione dei denti nei gatti può variare in base a diversi fattori, come ad esempio la posizione del dente nella mascella o nella mandibola , la salute generale del gatto e la gravità del problema dentale. In generale, tuttavia, i canini e i molari sono i denti più difficili da estrarre nel gatto.
I canini sono particolarmente difficili da estrarre perché hanno una radice lunga e robusta che si estende nella mascella o nella mandibola. Inoltre, i canini sono spesso utilizzati dai gatti per mordere e strappare il cibo e pertanto risultano essere molto robusti.
I molari, d’altra parte, sono i denti più grandi e posteriori nella bocca del gatto. Hanno una o più radici lunghe e robuste , rendendoli più difficili da lussare e rimuovere .
Dopo l’intervento, il gatto viene monitorato per assicurarsi che si stia riprendendo dall’anestesia e per gestire eventuali complicazioni postoperatorie. Si forniscono al proprietario le istruzioni su come prendersi cura del gatto dopo l’intervento, come ad esempio fornire un’adeguata alimentazione, e somministrare dei farmaci.
In generale, dopo un’operazione di estrazione multipla dei denti, il gatto può essere sottoposto a un ciclo di antibiotici per prevenire l’infezione, e può essere prescritto antidolorifici per alleviare il dolore e il disagio. Il veterinario può anche raccomandare di evitare il cibo solido per alcuni giorni, offrendo invece cibo morbido o scaldato, per aiutare a prevenire l’irritazione della zona operata.
È importante notare che i farmaci utilizzati dopo un’operazione di estrazione multipla dei denti possono avere effetti collaterali indesiderati e vanno pertanto impiegati sotto stretto controllo medico.
Quali antibiotici e quali antidolorifici vengono utilizzati
La scelta degli antibiotici e degli antidolorifici da utilizzare, specialmente dopo un’intervento di estrazione multipla dei denti nel gatto dipende dalle specifiche condizioni di salute del gatto e dalla complessità dell’intervento chirurgico.
Gli antibiotici più comunemente utilizzati dopo l’operazione includono amoxicillina, clindamicina, enrofloxacina e metronidazolo. Questi antibiotici sono efficaci contro una vasta gamma di batteri che possono causare infezioni, ma la scelta specifica dipenderà dalle esigenze del gatto e dalla sensibilità batterica individuale.
Per quanto riguarda gli antidolorifici, quelli più comunemente utilizzati includono il tramadolo, buprenorfina, Robenacoxib ed altri. Questi farmaci sono efficaci nel ridurre il dolore e il disagio dopo l’intervento chirurgico e vengono somministrati sotto il controllo del veterinario in dosi appropriate sulla base delle esigenze specifiche del gatto.