La prima visita veterinaria deve precedere l’introduzione del cucciolo nel suo nuovo ambiente domestico. In cosa consiste la prima visita dal veterinario?
Il cucciolo è finalmente stato scelto e si appresta a diventare di diritto un membro della famiglia. La casa è già stata approntata al fine di accoglierlo al meglio. E’ il momento giusto per portarlo dal Veterinario per la sua prima visita veterinaria, ancor prima che venga introdotto nell’ambiente domestico, in particolare se in esso già vivono altri animali. La tutela della sua salute è un onere che il proprietario si assume sia per garantirgli una vita lunga e felice sia per minimizzare i rischi di contrarre, a sua volta, patologie trasmissibili da uomo ad animale e viceversa, definite zoonosi.
Cosa si controlla nella prima visita?
In sede di prima visita, solitamente, ci si accerta dello stato generale di salute e delle condizioni di sviluppo del cucciolo. Vengono raccolte informazioni riguardo alla provenienza, si procede al segnalamento, vale a dire stabilirne la razza e quindi, a grandi linee, le caratteristiche genetiche che spesso predispongono ad alcune patologie piuttosto che ad altre.
La visita veterinaria si basa su un protocollo metodologico che consente di controllare tutto quello che si può:
1. l’età, (quando non si conosca) tramite l’esame della dentizione nel momento in cui si esamina la cavità orale
2. le condizioni di nutrizione e dello stato di sviluppo dell’animale.
3. viene valutata la qualità del mantello, l’eventuale presenza di parassiti cutanei, il grado di pulizia del manto e dei canali auricolari
4. lo stato di idratazione
5. l’eventuale presenza di anomalie nella struttura ossea e muscolare
6. la vividezza dello sguardo
7. la risposta a stimoli uditivi e visivi
8. la prontezza dei riflessi ed il comportamento
9. la funzionalità cardiaca
10. la respirazione
11. la palpazione delle strutture addominali.
In prima visita, insomma, si rileva tutto quanto possa avere a che fare con situazioni che si discostano dallo stato di normalità di un cucciolo in salute. Sempre in sede di prima visita veterinaria si provvede a controllare strumentalmente, la temperatura corporea e ci si procura anche un campione di feci che viene analizzato per controllare l’eventuale presenza di parassiti intestinali.
Sarebbe opportuno che il proprietario raccogliesse un campione di feci prima della visita veterinaria, per consentire indagini un po’ più elaborate ma sicuramente dagli esiti più certi. In sede di prima visita veterinaria si possono approfondire le ricerche, quando se ne veda la necessità, utilizzando test specifici per la ricerca di alcune malattie oppure fare indagini necessarie a scongiurare la possibilità che il cagnetto o il gattino possano avere in atto patologie potenzialmente trasmissibili anche a noi. Mi riferisco, per esempio, alla possibile presenza di malattie cutanee come la dermatofitosi (i banali funghi della cute, la tigna per intenderci) tanto frequenti nei randagini .
Solitamente, quando le cose vanno per il meglio, in questa sede ci si limita a controllare tutto ed a prescrivere o somministrare, se necessario, un antiparassitario per eliminare le parassitosi intestinali. Fatto questo si prende un appuntamento per iniziare il protocollo vaccinale che andrà adattato di volta in volta alle specifiche necessità dell’animaletto ed alle condizioni di vita cui sarà abituato una volta iniziata la convivenza.
Importante: Il cucciolo va sottoposto ai trattamenti vaccinali solo se in perfette condizioni di salute. Una malattia intercorrente potrebbe pregiudicare la risposta immunitaria.
Se dall’anamnesi, la storia riportata sulle origini e la provenienza del cane, e dalla visita non si rileva nulla di particolare esso può essere portato a casa. E’ importante ricordare, tuttavia, che tutte le patologie hanno il loro tempo di incubazione, vale a dire che è possibile che il cagnetto sia stato a contatto con l’agente patogeno che gli causerà malattia ma ancora non ne manifesta i sintomi quindi…cautela.
Durante la prima visita oltre al cucciolo, nello specifico, ci si interessa anche del proprietario che normalmente, in particolare se alla prima esperienza, ha di solito un sacco di domande da fare. Si parla quindi di alimentazione e, quando egli o ella abbiano tempo da dedicarsi alla cucina, si elaborano diete personalizzate, si parla di toelettatura, di condizioni di vita ed eventualmente si danno anche notizie base su come evitare errori educativi che potrebbero portare a fastidiosi comportamenti in futuro.
E’ spesso in sede di prima visita che il Medico Veterinario dà il meglio di se’ e cui dedica più tempo perchè, come dice l’adagio “chi ben comincia….”